San Pantaleone
 
 
 
 
 
 
 

Disabile.Org
 
 
 
 
 
 
 

La scuola
 
 
 
 
 

Servizi gratuiti
 
 
 
 
 
 
 
Contatti
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

La memoria di tutti
concorso per giovani 
dai 6 ai 35 anni

IN COLLABORAZIONE CON

 

L'articolo

3El. Sarno Gerardo  
Titolo
IL RE DELLA CULLA Questa foto rappresenta per la nostra famiglia un evento straordinario perché ci ricorda la nostra bisnonna Carmela Sarno morta solo un anno fa all’età di 99 anni. Era una donna umile e semplice, figlia di un postino e di una contadina. Nata il primo novembre del 1900, nonna Carmela, è stata una donna che insieme a tante altre ha “fatto la storia” e soprattutto quella del mio paese: Bracigliano. Di storie ne avrei tante da raccontare, ma ho preferito questa perché a lei era molto cara e quando la raccontava si emozionava. Tutto iniziò con il suo matrimonio nel 1925 con Francesco Sarno. Dal loro amore nacque ben presto un figlio. Però il parto, che allora era fatto in casa, non andò tanto bene perché la nonna soffrì molto al punto che alla seconda gravidanza decise, contrariamente al volere del marito, di andare a Napoli, ma come arrivarci?Allora la nonna, coraggiosa e forte, escogitò un piano. In paese c’era un signore di nome Alfredo “o giustino” che affittava la sua carrozza, così con i dollari della sorella Anna, emigrata in America nel 1920 e che ogni anno a Natale le spediva, pensò di chiedergli un passaggio per Napoli dove uno zio “zio Vincenzo” l’avrebbe aspettata, ovviamente mantenendo il segreto. La sera preparò “a mappata” (il fagotto), prese “o pantsin” (il grembiule) e vi mise due fasce per il bambino e qualcosa da mangiare per lei.Nascose il fagotto fuori sotto una pietra e la mattina presto, mentre tutti dormivano, partì con Don Alfredo. La sua vicina di casa “a cummara” avrebbe provveduto ad avvertire il marito. Quando arrivò a Napoli le sembrò di essere in un altro mondo: le case grandi, le strade asfaltate, le carrozze…. Nulla aveva mai visto prima! E poi i negozi che vendevano ogni ben di Dio!Le persone sembravano tutte ricche e tutte ben vestite – Mi sono inguaiata con le mie mani! Pensò. Ma per fortuna tutto andò come previsto e Carmela partorì un bellissimo bambino: il mio caro nonno Gerardo. Quello fu un evento speciale perché proprio lì , nello stesso ospedale e nello sesso giorno nasceva il principino : il figlio del re Vittorio Emanuele III. Per l’evento il re regalò a mia nonna un corredino per il bambino, uno scialle per lei, dei soldi e un splendida culla (quella che vedete nella foto). La gioia fu grande, non aveva mai visto tante cose belle e soprattutto una culla. Al paese, infatti, i bambini venivano messi nelle sporte. Dopo otto giorni lasciò l’ospedale e pensò di dividere la sua gioia con altri e donò i soldi avuti dal re alle suore per le orfanelle. Così “ca mappata ngap e co figlio mbracce” fece ritorno al paese su un “traino” (carretto) di un venditore ambulante. Tutti corsero a vedere il bambino e quando il postino portò la culla rimasero a bocca aperta. Il bambino in quella culla sembrava un vero principino! La nonna ha sempre detto :- Quella culla ne ha cresciuti di bambini! Parenti e non, tutti quelli che me la chiedevano gliela offrivo con amore perché quelli erano tempi duri e la gente “se muriva de fame “, ma ci volevamo tanto bene. Oggi la culla è a casa dei miei nonni e per noi è una grande ricchezza, non perché è stato un re a donarla, ma perché è come se la nonna Carmela vivesse ancora tra noi. SARNO GERARDO - Classe III elementare - Casale – BRACIGLIANO (SA)
Pagina principale

Transmitted:23/11/2024 23:10:45
DRIVEN BY XCENT XcClassifieds Lite
 

© 2001 - Disabile.Org - Powered by Associazione San Pantaleone

Tutti i Diritti Riservati. E' vietata la riproduzione anche parziale di queste pagine.