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La memoria di
tutti
concorso
per giovani
dai 6 ai 35 anni
IN COLLABORAZIONE CON
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L'articoloLa vendemmia | La vendemmia degli anni Quaranta.
Mio nonno Raffaele De Luca, che oggi ha 85 anni, ma e ancora molto attivo, mi ha mostrato questa fotografia del 1940, che lo ritrae giovane e forte, mentre è intento a pigiare, a piedi nudi, l’uva della sua vigna in località ‘Campi’.
Al nonno piace ricordare gli anni della sua giovinezza. E’ contento quando gli chiedo del suo lavoro. Allora egli si illumina e comincia a raccontarmi della mietitura, della raccolta delle olive, della vendemmia. Ricorda che in quegli anni il lavoro dei contadini era pesante, perché non c’erano motozappe, trattori, mietitrici. Tutti i lavori venivano fatti con le braccia. Anche l’uva veniva pigiata con i piedi, perché ancora non erano in uso le pigiatrici meccaniche.
Egli fa spesso un confronto con la nostra società così meccanizzata e scuotendo il capo, come un vecchio sapiente, commenta:" allora, quando io era giovanotto, si lavorava di più, si sudava durante il giorno a zappare nei campi... ma eravamo anche più felici, perché ci contentavamo del poco. Ad esempio un buon bicchiere di vino fatto con le nostre mani, bevuto vicino al fuoco con le castagne arrostite, già ci compensava di tanti sacrifici! Oggi voi ragazzi avete tante comodità ma, purtroppo siete in soddisfatti. Io vedo che i giovani di oggi sono sempre tristi e non sanno divertirsi!".
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