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La memoria di tutti
concorso per giovani 
dai 6 ai 35 anni

IN COLLABORAZIONE CON

 

L'articolo

2C Ferrentino Vincenzo  
Titolo
MIO NONNO Oggi mio nonno ha ottant’anni.E’ nato il ventidue ottobre del 1920 a New York;all’età di due anni si è trasferito nel paese in cui oggi vive,Casali.La sua famiglia era composta dai genitori più otto fratelli,cinque maschi e tre femmine.Il padre di mio nonno era un proprietario terriero e proprio per le possibilità economiche del padre ha potuto studiare.Ha frequentato fino alla quarta elementare a Casali,poi,poiché nel suo paese non c’era la quinta classe delle elementari,ha preso la licenza elementare a Roccapiemonte.Mio nonno andava a scuola non come oggi,con macchine o bus,ma a piedi.Ha continuato gli studi e si è iscritto all’Istituto Magistrale di Salerno che ha frequentato fino all’età di diciotto anni.All’età di venti anni,nel 1940,fu chiamato alle armi e assegnato al dodicesimo reggimento artiglieria di stanza a Nola e da questo fu assegnato al quarantottesimo reggimento artiglieria.Il 20 novembre del 1940 fu trasferito in Albania,precisamente nel Montenegro.Fu rimpatriato il 10 agosto del 1942 e trasferito in territorio d’occupazione francese il 15 novembre dello stesso anno.Fu fatto,poi,prigioniero dai tedeschi l’otto settembre del 1943 e internato nei campi di concentramento prima di Avignone,dove i prigionieri di guerra erano sorvegliati da soldati di pelle scura,e poi in Germania.In tutti e due i campi di prigionia c’era poco da mangiare:con un pezzo di pane mangiavano sei prigionieri.Quel poco di minestra che veniva loro data nelle gavette era disgustosa.A volte si è trovato a dormire avvolto in una coperta in tende situate in alta montagna fra la neve.Nel campo di concentramento tedesco mio nonno era costretto a duri lavori,come costruire fortini di cemento armato,dove venivano messi cannoni e mitragliatrici,sempre sotto incessante sorveglianza di soldati tedeschi. All’età di ventisei anni mio nonno ritornò finalmente in patria.Trovò il suo paese cambiato,compresa la qualità della vita,che era molto migliorata.Dopo qualche anno il nonno si è arruolato nella polizia e si è trasferito a Milano,poi dopo due anni ha seguito a Caserta un corso con cui ha ottenuto la specializzazione nel settore della polizia ferroviaria,che gli ha permesso di essere assegnato al Commissariato compartimentale delle ferrovie di Napoli.Solo allora si pùò dire che è tornato finalmente a casa
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