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La memoria di
tutti
concorso
per giovani
dai 6 ai 35 anni
IN COLLABORAZIONE CON
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L'articolo5A Martinoli Valentina e Crispo Alessia | Tragedia a lieto fine
La disperazione della fuga piomba tra le braccia dell’amore
6 gennaio 1943, una fredda mattina d’inverno avvolge il paesino di Cava de’Tirreni; il cielo è ancora offuscato dalla polvere delle bombe notturne, quando la piccola Maria, appena quindicenne, con il cuore colmo di speranza di paure è costretta ad affrontare le insidie della giornata. Come ogni dì, Maria, lasciata la casa paterna, si incammina verso la stazione dove alle 7.45 la attende sul primo binario quel treno che, a malincuore, la allontana dal suo adorato paese, per condurla a Pontecagnano dove ella lavora in un industria di tabacco per 6 lire al giorno. Salita sul vagone, la giovane si accomoda su di un sedile accanto al finestrino, attendendo la partenza del veicolo. Ecco, pian piano il treno si incammina, la ragazza può ammirare il rimpicciolirsi delle case cavesi e correre con i pensieri a sogni di tranquillità. Come di routine, il treno effettua la fermata nella stazione successiva per accogliere altri passeggeri; è appena ripartito quando Maria si sente invadere dall’assordante suono di una sirena che invita i viaggiatori ad abbandonare il veicolo poiché iniziati i bombardamenti. La ragazza impaurita ed ansiosa di mettersi in salvo si precipita verso l’uscita del treno e non si accorge che essa non sbocca sulla banchina ma sui binari dove sta arrivando un altro treno. Troppo tardi per Maria che già si è sporta e sta precipitando verso una fine disastrosa. Appiglio di salvezza le forti mani di un giovane, Aniello, che, in servizio militare come ferroviere, strappa la ragazza dalle braccia della morte. Terminato un primo attimo di sgomento, gli occhi dei due ragazzi si incrociano e si illuminano di piccole scintille che sembrano descrivere i desideri, le angosce e la speranza di un amore che per timore non tramutano in parole. Tale paura non contrasta il volere del destino: il primo dicembre 1946, Maria e Aniello trasformano in incendio le piccole scintille sposandosi nella chiesa di S. Maria dell’Olmo.
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