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La memoria di tutti
concorso per giovani
dai 6 ai 35 anni
IN COLLABORAZIONE CON

L'articolo

3F Lorenzi Fabiana
Una donna senza età. Mi chiedo se sia possibile riassumere in quattro righi un pezzo di storia: zia Iolanda. Nata nel 1920, “l’ottantunenne ragazzina” presenta un carattere molto aperto ai costumi delle nuove generazioni. Protagonista di un’infanzia movimentata, “la zia”, nacque a Porto Azzurro (Livorno). A soli cinque anni si trasferì a Lecce e in seguito a Procida dove si ammalò di tifo e pleurite. Essendo caratterialmente intemperante e ultramoderna si trovò spesso in contrasto con i genitori; difatti a ventiquattro anni, d’accordo con un’amica, si diede alla fuga e scappò a Napoli dove lavorò come modella. Dopo pochi anni, credendo di aver trovato il grande amore, sposò un giovane imprenditore. Ben presto però il suddetto matrimonio si trasformò in divorzio. Ecco che un bel giorno, come accade nelle favole, passeggiando per le strade di Salerno, incontrò il suo vero principe azzurro. Giovane carabiniere in carriera le propose una nuova vita. Incredibile ma vero, questa storia d’amore dura ormai da quarant’anni nonostante lei abbia diciassette anni in più. Alla mia sorpresa nell’ascoltare il racconto di una giovinezza così travagliata, zia Iolanda, mi dice: <>. Poi con soddisfazione dichiara << Non sono affatto pentita di aver lasciato quel luogo che mi avrebbe costretta ad una vita vincolata alle decisioni altrui>>. Credo che zia Iolanda sia stata una delle poche donne di quell’epoca ad aver dimostrato tanto coraggio nelle sue scelte. Col suo caratterino è riuscita a liberarsi dalla rigida osservanza alle tradizioni e a tracciare autonomamente le coordinate della sua vita: insomma può essere considerata un’anticipatrice del femminismo. A distanza d’ottant’anni i tempi sono fortunatamente cambiati e quella rigida mentalità cui la zia ha dato battaglia è stata radicalmente modificata.
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Transmitted:23/11/2024 22:44:29
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