GENEROSO LANDI, NATO A SALERNO IL7-5-1927
Mio nonno nacque il 7-5-1927. Mi racconta che quando era piccolo si nutriva con bucce di patate, piselli, pane nero, legumi, polenta e una volta alla settimana mangiava la pasta e 100 gr. di pane. A quei tempi non c’erano mezzi di trasporto come oggi, c’erano la carrozza, il tram, il treno, la bicicletta. L’abbigliamento era povero, soltanto pantaloni, cappotti e calzettoni. I giochi dei ragazzi erano il "calcio in culo", "Pulcinella " e palle di carta che sostituivano i palloni di gomma.
Mio nonno passava il suo tempo libero suonando la fisarmonica e l’armonica a bocca, non c’era la televisione, c’era solo la radio e lui ricorda che passava le ore insieme alla sua famiglia ad ascoltare le notizie della guerra e dei movimenti dei Tedeschi e Giapponesi. Mio nonno con i suoi genitori abitava "dietro ai Barbuti", così dice lui , ma a causa della guerra dovettero trasferirsi a Raito, dove i rischi erano minori. Le case a quel tempo erano tutte danneggiate, la gente scappava per rifugiarsi in posti dove si pensava non arrivasse la guerra, certo non era una bella vita. Mio nonno era un artigiano e precisamente un falegname, oggi ormai solo poche persone svolgono quest’attività, perchè tutti gli oggetti di legno vengono costruiti industrialmente. Il nonno racconta che al tempo della sua gioventù si svolgevano lavori che oggi sono scomparsi, come il lucidascarpe che aspettava in piazza i clienti la domenica mattina.
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