Nata agli inizi degli anni novanta, l'Associazione Culturale "Il Ponte" trova la sua ragione d'essere nel presupposto che l'Arte sia ancora uno dei linguaggi fondamentali dell'uomo contemporaneo, mezzo di conoscenza del mondo, e che l'opera d'arte abbia un valore in quanto è capace di durare nel tempo, oltre le mode del momento.
Il criterio guida dell'attività de "Il Ponte" è nel creare occasioni di confronto tra generazioni di artisti dell'ultimo cinquantennio del `900, instaurando rapporti diretti con artisti che operano non solo in Campania, ma anche nel resto d'Italia e in Europa, come è testimoniato dall'attività svolta durante il corso di un intero decennio.
In tale contesto si iscrivono, peraltro, alcune mostre che possono considerarsi delle vere e proprie rassegne di periodo, come quella sul tema de La pittura al femminile in Campania nel secondo cinquantennio del `900, o come quella de Il Realismo in Campania nel secondo cinquantennio del `900.
Attraverso di esse viene fornita una chiave di lettura per processi artistici della seconda metà del secolo appena concluso in un primo tentativo di analisi sistematica e di ricognizione scientifica.
Un altro fondamentale aspetto dell'attività dell'Associazione è quello di stimolo e supporto alle Amministrazioni Pubbliche per la costituzione a Nocera Inferiore di una Galleria d'Arte Contemporanea, per la creazione della quale "Il Ponte" si è già fatto promotore di un convegno e di una serie di iniziative mirate sul territorio.
Tra queste ricorderemo alcune mostre presentate a "Palazzo San Matteo", come Generazioni, Teche della memoria, Pittura figurativa salernitana, Pittura oltre la tradizione. Occorrerà ancora aggiungere come attività "extra moenia" de " Il Ponte" le mostre allestite nei giardini di Villa Rufolo a Ravello per le sculture di Salvatore Emblema, di Urano Palma, di Peppe Capasso e, ancora a Ravello, ma nella splendida cornice di Santa Maria a Gradillo, le mostre di pittura di Salvatore Emblema e di Eugenio Siniscalchi.
Tali iniziative, aggiunte alla attività espositiva abituale svolta in sede - in cui s'è cercato di mettere in luce anche l'opera di alcuni promettenti giovani artisti campani spesso, purtroppo trascurati o ignorati - si indirizzano alla promozione socio-culturale del cosiddetto Agro Nocerino-Samese, che ha bisogno di ritrovare le radici della propria identità culturale, per l'accertamento delle quali, peraltro, "Il Ponte" non tralascia di profondere il proprio impegno, nella convinzione che solo attraverso le ragioni della cultura il riscatto ambientale può guadagnare una prospettiva non effimera, ma duratura e profonda.
Domenico Pagano