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L'articoloDisabili, Forza Italia chiede spiegazioni | 6 giugno 2001
Servizio civile a rischio-beffa
FANO—Il consigliere comunale di Forza Italia Mirco Carloni chiede spiegazioni al sindaco, attraverso un’interrogazione, sulla situazione del servizio civile presso i servizi sociali e sulla ipotizzata carenza. In particolare Carloni vuole sapere "se corrisponde al vero che soltanto 3 o 4 ragazzi debbano occuparsi di una trentina di disabili e se, talvolta, questo, che dovrebbe alleviare le difficoltà e i problemi di malati e allettati, non rischi di diventare una beffa per questi ultimi". Inoltre chiede se sia vero "che oltre a questi ragazzi che non riescono a dedicare più di due ore a disabile, non vi sia in alcuni casi nessun altro tipo di assistenza da parte dei servizi sociali verso i meno fortunati che magari avrebbero bisogno di un altro tipo di assistenza continuativa e qualificata". "Talvolta - puntualizza - gli obiettori si trovano di fronte ad interventi complessi, a situazioni per le quali uno solo non basta, ad esempio, per salire sui mezzi pubblici, per sollevare allettati o per la cura della persona e due ore non sono assolutamente sufficienti. Quindi sottolineo se non sia il caso di dare ai ragazzi che operano in questo settore, con grande senso di altruismo e umanità, mezzi e incentivi che possano non farli vergognare davanti alla loro impotenza, rispetto alle difficoltà che, nella condizione in cui operano, non possono risolvere e nemmeno alleviare". Carloni s’interroga inoltre "su chi si occuperà di questa collaborazione pratica verso i più deboli quando finirà l’obbligo della leva militare o la possibilità di prestare servizio presso l’amministrazione" premettendo che, grazie ai militari e obiettori di coscienza in servizio presso il Comune di Fano, diverse mancanze in organico vengono colmate e considerato che gli obiettori fanno risparmiare soldi al Comune e, qualche volta, li rimettono di tasca propria. "Infatti - scrive - la loro "paga" è di 5.800 lire al giorno, non hanno buoni pasto e se devono accompagnare o raggiungere i disabili con le proprie auto non vengono rimborsati".
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