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Quando vecchio è bello  

Dall'1 luglio in città il via a "Serenitanziani"
L'iniziativa dell'assessorato comunale ai Diritti civili e della cooperativa sociale Gea

ANNALISA MISCEO

Andate in vacanza tranquilli: ai nonni ci pensano loro. "Loro" sono quelli della Cooperativa sociale Gea che anche quest'anno, in collaborazione con l'assessorato ai Diritti civili e sociali del comune di Bari, hanno realizzato il progetto Serenitanziani 2001. "Si tratta - spiega l'assessore per i Diritti civili e sociali, Filippo Melchiorre - del primo esempio concreto di una rete di più soggetti, privati e pubblici, che insieme decidono di occuparsi della parte più debole della popolazione. Durante l'estate le città si svuotano e a pagarne le spese sono soprattutto gli anziani, che spesso rimangono soli e senza assistenza". Il servizio, che prima consisteva in un numero di telefono cui rivolgersi per chiedere aiuto, si è ampliato e negli ultimi due anni si è trasformato in una vera e propria rete d'interventi ad ampio raggio. Il recapito telefonico è diventato numero verde (800063538) e si sono aggiunte cinque diverse offerte, rivolte sia a persone non autosufficienti sia a chi è in grado di vivere da solo.
Il 18% della popolazione residente a Bari, è composta di persone anziane e il fine di questo progetto è rispondere non solo alle esigenze di chi necessita d'assistenza continua, ma anche di coloro la cui più grave malattia è la solitudine. Tra i servizi offerti, infatti, c'è il progetto Estateinsieme, una serie di programmi d'attività ricreative rivolto a persone che hanno tanto tempo libero, ma che non sanno con chi trascorrerlo.
Dall'1 luglio al 30 settembre nel Centro aperto polivalente per anziani, che ha sede in via Dante 104, sarà a disposizione di tutti un servizio di biblioteca ed emeroteca, con quotidiani, settimanali e mensili, oltre a 2mila libri su argomenti vari che potranno essere anche presi in prestito. Sempre nella stessa sede è previsto, inoltre, un cineforum settimanale gratuito, in cui si proietteranno le migliori pellicole delle ultime stagioni cinematografiche. Il Centro terrà conto anche delle esigenze di chi ha ancora la voglia e la forza di divertirsi e organizzerà visite guidate alla riscoperta degli itinerari caratteristici della regione e poi feste, serate danzanti, giochi e tornei. Dai dati dello scorso anno risulta che il programma Estateinsieme è stato quello che ha ottenuto più successo tra gli over 60: su un totale di 1087 utenti, 567 sono fruitori del servizio socioricreativo.
Quello, invece, che è andato peggio di tutti è il servizio "pony della solidarietà", che nel 2000 ha effettuato solo 86 interventi per 28 utenti. Il Pony della solidarietà è rivolto a persone non autosufficienti che vivono da sole. La Gea e l'amministrazione comunale sperano di poter quest'anno migliorare le prestazioni del servizio, il cui scarso successo è attribuito più a disinformazione che a mancanze strutturali. L'attività del pony è utile e semplice: basterà comporre il numero verde e fare la richiesta; un rappresentante, munito di tesserino dell'associazione delle Guardie volontarie ambientali, consegnerà a domicilio la spesa, i medicinali e tutti i beni di prima necessità cui da soli non si può provvedere. Inoltre, chi avrà bisogno potrà anche usufruire del servizio lavanderia: il pony preleverà e riconsegnerà biancheria e capi di vestiario. Allo stesso numero verde, inoltre, si potranno richiedere anche assistenza psicologica, informazioni e indicazioni utili; un servizio di pronto intervento scatterà in caso d'emergenza. Quest'offerta si chiama "telefono amico" e prevede anche verifiche telefoniche periodiche dello stato di salute dell'utente.
Serenitanziani ha attivato altri due servizi per la salute: il primo, Spazio Salute, offrirà informazioni e consulenze geriatriche e oculistiche; il secondo, Sportello Alzheimer, si occuperà esclusivamente di persone affette dal morbo, offrendo informazioni e assistenza a domicilio e in laboratori appositamente istituiti. I laboratori prevedono interventi trisettimanali e saranno curati, oltre che da volontari, anche da medici, fisioterapisti, assistenti sociali ed educatori. I medici dell'ambulatorio di Neuropsicologia geriatrica, gestito dalla cattedra di Geriatria e gerontologia dell'Università di Bari, supervisioneranno le attività.

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