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L'articoloPrima regola 2 litri d'acqua | "Prima regola 2 litri d'acqua"
Forloni,
medico sportivo
i consigli
MILANO - Sembra un consiglio sciocco quello di «bere molto»
quando la colonnina di mercurio sfiora i 40 gradi. Eppure l'acqua, non le bevande
zuccherate, gasate, integrate con sali o alcoliche, ma la semplice, pura,
banale acqua, è l'arma vincente contro il grande caldo. Lo assicura un medico
sportivo esperto in alimentazione come Fabio Forloni, dello staff dell'Inter:
«Lo stimolo della sete ci dice di bere la metà di quanto dovremmo. E invece,
per il bene dell'organismo, quando fa caldo dovremmo bere il doppio». E lo
conferma una specialista come Marzia Spessot, responsabile del Pronto Soccorso
dell'Ospedale San Raffaele di Milano, in questi giorni sovraffollato dai
ricoveri: «Bisogna bere almeno due litri di acqua al giorno. E' incredibile, ma
molti anziani sembra non lo sappiano. E sono quelli che alla fine stanno
peggio».
I consigli igienici per contrastare le temperature tropicali di questi giorni
non finiscono qui. «Anziani e bambini sono i soggetti più a rischio per il
grande caldo - spiega la dottoressa Spessot. - La capacità del loro fisico di
contrastare lo stress da calore è molto inferiore a quella degli adulti. I
primi vanno incontro facilmente a patologie respiratorie, i secondi a fenomeni
di disidratazione». Che fare allora? «Prima di tutto cercare di non uscire di
casa nelle ore più calde. Poi evitare lo shock termico da aria condizionata. Se
si deve entrare in un ambiente freddo, come un supermercato, bisognerebbe
mettersi qualcosa addosso, un golf di cotone o una giacca».
L'alimentazione dovrebbe essere leggera. «Vanno bene frutta e verdura, che
reintegrano i sali che l'organismo perde nella sudorazione, in modo equilibrato
- spiega Forloni. - Mentre sono del tutto inutili e perfino dannose le bevande
per sportivi arricchite con sali di potassio e di magnesio. Quelle vanno bene
solo per gli atleti sottoposti a notevole sudorazione da sforzo fisico».
«In caso di malore è molto importante sdraiarsi, in modo da facilitare il
ritorno venoso al cuore e quindi l'afflusso di sangue al cervello», si
raccomanda Marzia Spessot. Quanto ai gelati e alle granite? «Via libera. Vanno
benissimo. Purché non si sia diabetici e purché vengano gustati con calma».
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