L'allarme dei commercianti: "Moneta unica, Roma è in ritardo"
Da oggi il prefetto dà il via libera agli incontri con le categorie. La Confesercenti: "Corsi in aula per i cittadini"

ROMANA LIUZZO

A scuola di Euro. Parte la campagna nazionale e anche la capitale si accorge che il tempo stringe: dal primo gennaio prossimo entrerà in vigore la nuova moneta (a regime misto) e da marzo non ci saranno più alternative. Il prefetto Giuseppe Romano, proprio a partire da oggi, darà il via ad una serie di incontri con i rappresentanti della città per sensibilizzare le categorie (cittadini e commercianti) sul tema. Dal canto loro Confcommercio e Confesercenti hanno avviato, già da qualche giorno, seminari e corsi accelerati per conoscere e scoprire tutti i segreti sull'Euro. L'assessore al commercio Daniela Valentini inoltre ha chiesto un incontro alla Regione che dovrà finanziare parte delle operazioni di "indottrinamento". Insomma la città corre ai ripari, perché preparati o meno che siano i romani, il ciclone Euro arriverà comunque.
L'idea di Antonio Nori, presidente della Confesercenti è quella di far svolgere i corsi per i cittadini all'interno di alcune scuole romane. E certo per questo, occorrerà il placet del Provveditorato. "Roma è indietro con i tempi spiega Nori i timori maggiori sono per le persone anziane che troveranno più difficoltà agli acquisti con la nuova moneta". Inoltre, secondo il leader Confesercenti: "A settembre dovrà partire una sperimentazione, almeno una volta al mese. Fare acquisti con la moneta europea, tanto per farci l'abitudine". Secondo Francesco Fabbi, responsabile del settore alimentari della Confcommercio Roma, "il vero problema potranno essere gli arrotondamenti. Abbiamo allertato la categoria affinchè non si approfitti dell'ingresso dell'Euro, perché anche un centesimo avrà la sua importanza". Massimo Di Raimondo, direttore di Promoter Confcommercio Roma chiarisce che "fino ad ora i corsi di formazione sono stati fatti ai commercianti ma che da settembre anche i cittadini dovranno imparare a confrontarsi con i nuovi soldi". Cambierà anche la formula per attirare psicologicamente il consumatore all'acquisto. Un esempio? Se prima si scriveva sopra un capo: "Vendesi a 9990 lire, il corrispondente in euro adesso non funzionerà più". E i nuovi strumenti di lavoro sono pronti? A sentire la categoria solo in pochi si sono già adeguati: c'è chi comprerà tutto nuovo (un registratore di cassa costa fino a due milioni, una bilancia fino a quattro) e chi adeguerà l'esistente. Un altro pericolo in vista, nei prossimi mesi, secondo Francesco Fabbi saranno i soldi falsi. "Si dovranno smaltire tutte le banconote (di lire) illegali e quindi ne circoleranno molte tutte assieme". Occhio alle imitazioni.