Per i tagli alla sanità più di cento bambini senza aiuto psichiatrico
A rischio il servizio di assistenza di via Negarville
ARTURO BUZZOLAN
Più di cento bambini con problemi psichiatrici rischiano di rimanere senza l'assistenza delle specialiste che, da due anni, li curano a Mirafiori, nell'ambulatorio di neuropsichiatria infantile di via Negarville 8. L'allarme è stato lanciato ieri, con due interpellanze e un'interrogazione, dai consiglieri Monica Cerutti e Lucia Centillo dei Ds (in Comune) Vincenzo Chieppa del Pdci (Provincia) e Marisa Suino dei Ds (Regione). L'ambulatorio dipende dal distretto 10 dell'Azienda sanitaria locale 1, ovvero la stessa Asl che la scorsa settimana annunciò, e poi ritirò, lo "sfratto" dei tossicodipendenti senza fissa dimora. Nel servizio di neuropsichiatria infantile di via Negarville lavorano un medico, due psicologi, tre logopedisti, due fisioterapiste e un fattorino. Con loro collaborano, con contratto di consulenza da due anni, quatto psicologhe: "Grazie a lorospiega Monica Ceruttisono scomparse le liste d'attesa per i cicli di visite psicologiche: ora, però, l'Asl 1 vuole interrompere queste consulenze. Le quattro psicologhe, che di fatto operano dal 1996, hanno in carico 104 bambini, di cui 31 seguiti con cure continuative e 26 su incarico dell'autorità giudiziaria. Moltissimi, com'è facile immaginare, provengono da famiglie in difficoltà". Nelle interpellanze si chiede dunque che sia garantito il servizio necessario "per evitare la dimissione dei pazienti in carico alle consulenti, la riproposizione delle liste d'attesa, la chiusura dello spazio d'ascolto per adolescenti e altre gravi conseguenze quali la difficoltà nel rispettare i tempi per gli accertamenti psicologici in materia di adozione". Il presidente della Circoscrizione 10, Maurizio Trombotto, ha già chiesto chiarimenti con una lettera all'Asl e all'assessore regionale D'Ambrosio.
Il direttore generale dell'Asl 1, Mario Lombardo, conferma il progetto ma non vuole parlare di "tagli": "Vogliamo eliminare gli sprechi, a tutto vantaggio del cittadino, e puntare su specialisti a tempo pieno piuttosto che sulla polverizzazione del servizio in mille consulenze. Ho piena fiducia nel dottor Bisacco, primario di Psichiatria, a cui ho affidato questo settore: mi ha già chiesto di poter trasferire personale dal Sant'Anna alla nostra Asl".
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