Avviata con successo l’iniziativa pilota della clinica Madonna delle Grazie col Policlinico Gemelli
La psicoterapia si fa a distanza
Velletri: medico e paziente collegati in videoconferenza

di DARIO SERAPIGLIA

Ha cominciato a funzionare con successo a Velletri il servizio di assistenza psicoterapeuta a distanza. Predisposto dall'assessorato comunale agli Affari sociali, secondo un'idea denominata "Progetto Vita".
Il servizio è attuato in via sperimentale tra la clinica veliterna "Madonna delle Grazie" ed il Policlinico Gemelli di Roma, grazie all'équipe medica diretta dal professor Rugeri e alla coordinazione del dottor Emanuele Caroppo.
«Il progetto - fa osservare al riguardo l'assessore comunale delegato, Valeria Del Giudice - apre nuove prospettive in merito alla possibilità di fornire risposte rapide alle necessità degli utenti, in particolare delle aree di disagio psicologico lieve, laddove è particolarmente importante intervenire in termini di prevenzione. Inoltre, va sottolineato che a Velletri è stato inaugurato il primo centro italiano di assistenza psicoterapeutica condotta in videoconferenza. Un’iniziativa pilota inedita a livello nazionale a cui guardano con interesse anche altri operatori sparsi su tutto il territorio italiano».
Con una telecamera in funzione presso la clinica veliterna l'utente è in collegamento diretto con il terapeuta che è presso l'Università cattolica di Roma. In tal modo, medico e paziente sono in collegamento audio e video per l'intera durata della seduta. «Il servizio - tiene a rimarcare l'assessore - è completamente gratuito, in quanto finanziato dal Comune».

Dallo stesso settore comunale degli Affari sociali si attende entro breve tempo l'avvio in via sperimentale di un servizio di ludoteca. Tale servizio avrà una ricettività non inferiore a dieci bambini e sarà aperta almeno per undici mesi l'anno, dal lunedì al venerdì e per almeno quattro ore pomeridiane. Particolare cura, inoltre, sarà posta alle strutture in maniera tale da essere adeguate a poter ospitare anche bambini disabili.