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Una disabile denuncia: «Senza fisioterapia, pront  

Cassino/Troppi infermieri in ferie
Una disabile denuncia: «Senza fisioterapia, pronta a incatenarmi»

di DOMENICO TORTOLANO

Malasanità a Cassino. E' quanto denuncia una donna politraumatizzata di 29 anni di Roma ma residente in città che per le ferie del personale dell'Asl è rimasta senza l'assistenza domiciliare degli addetti al servizio di fisioterapia. La donna, a seguito di un incidente stradale subito anni fa, ha bisogno ogni giorno dell'assistenza di un fisioterapista ma per agosto il servizio è stato ridotto soltanto a poche ore alla settimana. «Mi è stato detto - afferma la poveretta- di pazientare perché dall'Asl di Frosinone non mandano altri infermieri per la carenza di personale. Come faccio senza assistenza? Forse sarò costretta ad incatenarmi davanti alla sede dell'Asl per richiamare l'attenzione dei dirigenti. A Roma il servizio mi veniva assicurato tutto l'anno senza problemi mentre da quando mi sono trasferita a Cassino sono vittima di tante ingiustizie. Ogni volta che vado nella sede dell'ex Inam sono costretta a fare lunghe file mentre per i disabili non sono previste. E' tutto assurdo».

C'è disservizio soprattutto d'estate dicono altri assistiti del servizio di fisioterapia ma dall'Asl alzano le braccia. «Se non si decidono a fare assunzioni - osservano alcuni medici- le proteste andranno avanti ancora per molto tempo. Ci sono tempi lunghi per ogni servizio. Alcuni appuntamenti sono stati fissati per ottobre». Al servizio di fisioterapia, che dovrebbe assistere i pazienti di 19 comuni del Cassinate, sono disponibili quattro infermieri e quattro tecnici fisioterapisti. «Sono troppo pochi - spiega Rita Giorgio, la donna che vuole incatenarsi - ma come si fa a garantire l'assistenza, sia nella struttura che domiciliare, di tanti pazienti. Il servizio sarà sempre carente». Lamentele a non finire anche negli ambulatori dell'ospedale "Gemma de Bosis" per le visite mediche. A ginecologia e a oculistica i pazienti hanno appuntamenti per fine settembre e fino a novembre. Stessa cosa al consultorio di via venti Settembre. Insomma file ovunque per la carenza di personale medico ed infermieristico. Le pressioni delle direzioni sanitarie e dei sindacati nei confronti dell'Asl finora non sono servite a fa migliorare l'assistenza. La nuova amministrazione di Cassino ha in programma di chiedere l'istituzione di una seconda Asl proprio per far cambiare in meglio il servizio sanitario nella bassa provincia.

 

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