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L'articoloPronti per i trapianti di fegato | L’INTERVENTO/
DOGALI
«Pronti per i trapianti di
fegato»
Anche
nella nostra Regione i trapianti di organi sono diventati realtà; è di queste
ultime settimane, infatti, la notizia che negli ospedali universitari de L’Aquila
e Chieti sono stati felicemente effettuati trapianti di rene e cuore. Un tale
fatto conforta, e non poco, per le importanti prospettive che si aprono, anche
in questo campo, per il nostro Abruzzo. Le donazioni di organi, come
sottolineato dalla campagna di promozione sostenuta dalla nostra Regione,
costituiscono la misura di una presa di coscienza sociale e di una consapevole
solidarietà.
Donazione e trapianto: due atti di reale progresso nel recupero della salute,
che si realizzano grazie alla disponibilità della società civile ed alle
potenzialità sanitarie impegnate nell’atto medico e chirurgico. Il progresso,
in questo campo, raggiunge uno straordinario valore morale. Va ricordato che
Pescara e il suo ospedale sono state all’avanguardia nella realizzazione dei
trapianti in ematologia (cioè di midollo osseo) effettuati già nel lontano
dicembree 1976, fra i primissimi in Italia. Ad oggi si contano oltre 500
trapianti fra allogenici ed autologhi, questi ultimi in applicazione anche in
altre patologie. In questo settore il centro di Pescara ha contribuito alla
nascita del registro donatori di midollo osseo, in stretta collaborazione con
il Servizio di Immunoematologia dell’ospedale dell’Aquila. Tale collaborazione
configura un modello di integrazione interospedaliera che potrebbe essere
’’strategicamente’’ programmato in ogni ambito sanitario regionale.
In realtà la proposizione di un piano regionale per regolamentare le attività
di trapianto d’organo appare quanto mai attuale: esso potrebbe concorrere alla
indispensabile razionalizzazione degli investimenti necessari ed alla
individuazione dei settori di intervento.
Non si può, ad esempio, non rilevare la frequenza delle malattie epatiche
croniche (1,2% fra gli occupati d’età superiore a 15 anni) considerandone
l’incidenza nella nostra Regione (500 nuovi casi per anno) e l’indicazione
frequente al trapianto di fegato. Essere ’’regionalmente’’ efficienti potrà
portare vantaggi anche ai nostri malati.
Nessun progetto è troppo ambizioso quando è finalizzato a dare risposta alle
domande di salute, ad elevare le potenzialità assistenziali, a ridurre il
fenomeno della ’’emigrazione’’ dei malati verso altri ospedali e dopo
lunghissimi tempi di attesa.
Una tale programmazione dovrebbe coinvolgere tutti i grandi ospedali d’Abruzzo
dove esistono validissime professionalità: fra questi l’ospedale di Pescara che
offre le più idonee condizioni per l’esecuzione, con successo, dei trapianti di
fegato, senza che lo stesso resti compresso nel suo ruolo di ’’erogatore’’ di
organi da trapiantare.
Vincenzo Dogali
Presidente
Associazione
sanità ospedaliera Pescara
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