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L'articoloL’Anmic sul piede di guerra | L’Anmic
sul piede di guerra: ritardi e disservizi con il trasferimento delle competenze
dalle Prefetture alla Regione e poi ai Comuni
Invalidi denunciano:
col decentramento qui nessuno paga
PERUGIA - Tempi
duri per gli invalidi civili. Il decentramento amministrativo delle funzioni
riguardanti i mutilati e gli invalidi rischia di appesantire la gestione delle
pratiche, allungando i tempi per l'erogazione dei benefici spettanti alla
categoria. La denuncia è dell'Anmic dell'Umbria, l'ente morale che si occupa
della tutela degli interessi di migliaia di disabili, e che ora rivolge un vero
e proprio appello alle istituzioni regionali.
All'origine dei disagi segnalati dall'Anmic dell'Umbria, c'è l'entrata in vigore
della nuova legge che trasferisce le competenze riguardanti l'invalidità civile
dalle Prefetture alle Regioni. Enti che, a loro volta, hanno delegato tali
compiti ai comuni. Com'è successo in Umbria, dov'è lo stesso presidente
regionale Anmic a dirsi «preoccupato per la situazione venutasi a creare». Un
nuovo assetto che vede le singole amministrazioni comunali in difficoltà nella
gestione, in tempi accettabili, delle singole pratiche. Difficoltà
ricollegabili allo svolgimento dei nuovi compiti loro delegati dalla Regione e
che sono all'origine dei ritardi già registrati nell'erogazione dei benefici
economici ai disabili, «una categoria - come sottolinea il presidente Anmic -
già soggetta a precari rapporti con il fattore "tempo"».
Da qui la preoccupazione dell'ente che, pur non entrando nel merito delle
risorse impegnate e dei metodi adottati dai singoli comuni, richiama
l'attenzione di tutte le istituzioni della regione sui disagi di ordine
burocratico e amministrativo cui è esposta la già sofferente categoria degli
invalidi. Che chiede maggiore attenzione.
F. Nu.
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