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L'articoloCavalla in dono ai disabili | CITTA’DI CASTELLO
Cavalla in dono ai disabili
di GIORGIO
GALVANI
CITTA’ DI CASTELLO - Cavalli e solidarietà: un binomio che sta diventando
vincente in Alto Tevere. In Comune, per esempio, alcuni operatori e dipendenti dei
servizi sociali hanno deciso di regalare un cavallo ad alcuni ragazzi disabili.
Lo scopo è di favorire uno specifico progetto che prevede un utilizzo degli
animali a fini terapeutici. Un genere di attività "sportiva" che
produce ottimi risultati.
"Luna", questo è il nome della cavalla donata. "Luna" è un
bell’esemplare di razza avelignese di 5 anni, i pony biondi dell’altopiano di
Avelengo sopra Merano in Alto Adige, con tanto di certificato Enci.
E’ ormai divenuta la vera e propria mascotte dei ragazzi disabili iscritti ad
uno specifico corso "Ippoterapia" organizzato dalla cooperativa
"La Rondine" presso il centro equestre Caldese.
Un gesto di grande solidarietà quello messo in atto dallo staff dei servizi
sociali del Comune (coordinato dal dirigente Gualtiero Angelini) che rinsalda
ulteriormente il legame fra il mondo dell’ippica locale e degli allevatori con
le associazioni di volontariato che si occupano in particolare dell’inserimento
sociale dei portatori di handicap.
«E’ un’iniziativa spontanea che tutti gli operatori del servizio comunale hanno
deciso di prendere per incrementare un progetto innovativo che sta dando ottimi
risultati — ha detto Gualtiero Angelini — grazie anche alla disponibilità del
titolare del centro equestre Caldese, Città di Castello punta a divenire un
vero e proprio polo di riferimento per questo genere di attività».
Solidarietà a quattro zampe che ha coinvolto direttamente anche il responsabile
del Centro Equestre Caldese Giuseppe Ponti, anch’egli autore di un gesto di
umanità verso i ragazzi disabili.
Una cavalla della sua scuderia (conosciuta a Capannelle per gli ottimi puledri
allenati da Ersilio Bietolini) "Pallina" fa parte adesso a pieno
titolo della dotazione a quattro zampe a disposizione dei giovani disabili
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