Un eclatante caso di "discriminazione" sul lavoro. E’ quanto accade, secondo l’Unmil, ad un dipendente dell’azienda Amadori, Ermando C., giudicato invalido al 67 per cento in seguito ad una visita collegiale effettuata presso il presidio Asl di Giulianova. Il dipendente, poco più che quarantenne, sarebbe incorso in una serie di infortuni sul lavoro, riportando dei problemi alla spalla e al ginocchio mentre stava maneggiando alcuni imballaggi.
L’Unmil ha, quindi, chiesto ai responsabili dello stabilimento di Mosciano di trovare all’operaio, attualmente addetto alla lavorazione delle pelli, una collocazione più consona alle sue condizioni fisiche. "La richiesta, ripetuta due volte, non ha avuto esito - spiega Vincenzo Tassoni, commissario regionale dell’Associazione - mentre si registrano situazioni negative vissute dal lavoratore all’interno dell’azienda. Il dipendente, infatti, si trova in una posizione precaria, che potrebbe ulteriormente pregiudicare il suo già fragile stato". Per l’Unmil si profila, insomma, un caso di "lesione dei diritti del disabile".
"Siamo certi che non si tratta di una scelta aziendale, ma solo della scarsa sensibilità di alcuni addetti - prosegue Tassoni - per cui, oltre ad informare di quanto accade il proprietario dell’azienda, sollecitiamo un intervento dell’Ispettorato del lavoro e del direttore generale della Asl".
Dal canto loro, i responsabili dell’azienda respingono qualsiasi accusa. "Siamo disponibili ad un incontro - spiega l’addetta al personale, Adele Fratacchioni - ma solo dopo aver ricevuto il certificato che attesta l’invalidità del lavoratore, visto che ad oggi non ci è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale".

S.D.S.