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Gli articoli sull'handicap e la solidarietà

 

L'articolo

Handicap, non deportate gli ammalati  

LA POLEMICA
«Handicap, non deportate gli ammalati»

ROBERTO RITONDALE
Deportazione dei pazienti da un'Asl all'altra e dequalificazione dei centri di riabilitazione. È questo lo scenario che si prospetta per i portatori di handicap se dovesse essere confermata l'ultima delibera approvata in questo settore dalla giunta regionale, la numero 1017 del 2001. Secondo questa delibera, i centri di riabilitazione che scelgono la formula della Rsa (Residenza sanitaria assistita) non hanno più il dovere di garantire un'alta qualità dei servizi prestati. Al momento non esiste una normativa sulle Rsa, e quindi questi centri fantomatici non sono tenuti a rispettare alcun parametro, né riguardo alla struttura, né riguardo al personale. La vera vittima di questo processo di dequalificazione diventa così il malato, in quanto ai centri può convenire abbassare il livello delle prestazioni, passando dalla riabilitazione alla semplice assistenza. Questa delibera tra l'altro autorizza le Asl a valutare la gravità del disabile: se lo ritiene "stabilizzato", un'Asl può decidere di rispedirlo in una (inesistente) Rsa dell'Asl di provenienza. Così, soggetti deboli, ambientati in una struttua specialistica, si trovano di colpo a dover andare da un'altra parte (senza cure specialistiche), in quanto non residenti nella Asl del centro riabilitativo. E tutto questo perché una singola Asl può così risparmiare sulla retta dovuta.
Per evitare danni ai pazienti e pesanti ricadute sui livelli occupazionali, i sindacati di categoria della riabilitazione (Aiop, Anpric, Aias, Foai e Giffas) saranno questa mattina a Napoli per illustrare al Consiglio regionale le proprie ragioni e chiedere con forza il ritiro della delibera. La revoca del provvedimento è già stata chiesta ufficialmente dai consiglieri regionali Giuseppe Manzo, Angelo Villani, Gennaro Mucciolo (nella foto), Pasquale D'Acunzi e Francesco Specchio. «Sono convinto che la delibera debba essere ritirata - afferma l'on. Mucciolo - almeno fino a quando non sarà pronta la legge sulle Rsa, che sarà approvata in tempi brevi e regolamenterà l'intero settore. Ora, invece, si creano soltanto inutili allarmismi». Dello stesso parere l'on. D'Acunzi: «Quello dei centri di riabilitazione è un servizio che non va smantellato. È opportuno approvare prima la legge sulla Rsa, almeno sospendendo la delibera di giunta».

 

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Transmitted:23/11/2024 18:48:06
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