L’INIZIATIVA
Una mostra
dei disabili
a Villa
dei Fiori
RAFFAELLA AMABILE
La definizione la fornisce il Garzanti. Riabilitare significa «ridare i
diritti, la stima, l'onore a chi li abbia persi». Michelino Romano l'ha
utilizzata - per rendere il concetto il più diretto possibile - nel presentare,
con lo psicologo Salvatore Montefusco e l'assistente sociale Anna Aitella, il
programma per il 2001/2002 del presidio riabilitativo di Villa dei Fiori. E la
giornata del 14 ottobre (ventitreesimo anniversario della morte di Luigi
angrisani, il senatore che nel 1963 fondò la casa di cura), data d'inizio
ufficiale del nuovo anno di attività a Poggio San Pantaleone. Domenica, nel
giardino dell'ambulatorio del centro a Villa Angelica (via Barbarulo 111) dalle
11.00 alle 13.00, i ragazzi di Villa dei Fiori metteranno in mostra lavori in
maglia, sculture, quadri, olio e...animali.
Le cose belle
Lo faranno per «mostrare - scrivono sull'invito - quante belle cose abbiamo
realizzato con passione e divertimento. Cose da scoprire, sorprendenti. Da far
regalare un sorriso». L'appuntamento è solo uno dei progetti che moltiplicati
per «formazione permanente, balneazione, FiorEuro, tutors, ippoterapia,
pet-therapy, inserimento scolastico, barberia, cucina, gite, in futuro cooperativa»
(rilevando cause psicologighe, ambientali, sociali, genetiche, neurobiologiche)
danno il piano preparato da Romano, psichiatra e coordinatore dell'équipe
composta da quattro psicologi, sostenuta dal lavoro di cento persone. Piano che
ha come obiettivo: «uscire, scendere dalla collina, demanicomializzare la casa
di cura. Invadere la città, "abituarla" ai disabili».