LA SOLIDARIETÀ
Comune e associazioni «in
rete» per sconfiggere l’emarginazione
Messina incontra i volontari
Siglata l’intesa per il piano
sociale triennale
FERDINANDO
RISPOLI
Una rete sociale a protezione dei minori, dei disabili e delle persone a
rischio. Questo l'oggetto dell'incontro che si è tenuto ieri mattina, nell'aula
consiliare di Palazzo di Città, tra i rappresentanti delle associazioni, delle
organizzazioni, delle scuole e delle parrocchie operanti sul territorio cavese.
L'occasione è stata fornita dalla presentazione del secondo triennio di
attuazione della legge regionale 285 sulle disposizioni per la promozione dei
diritti e le opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. La legge è una
formidabile opportunità per superare vecchie e nuove emergenze, importante per
rendere concreti gli interventi per il perseguimento del benessere e la tutela
dei diritti dei minori a rischio. La rete comunale dovrà coordinare i progetti
che ogni singola organizzazione andrà a formulare, per il triennio 2000- 2002,
i fondi stanziati sono 600 milioni.
Le attività
Per il triennio appena trascorso, il Comune metelliano ha attivato lo sportello
per gli abusi e i maltrattamenti sui minori e il settore degli affido
familiari, che fra mille problemi ha costruito una rete di controllo sul
territorio tale da prevenire il disagio e le situazioni di devianza e
maltrattamento. «Nonostante la carenza di personale, di fondi e di strutture
idonee - ha affermata l'avvocato Daniela Pironti, consulente esterno dei
Servizi sociali - notevoli sono i successi che gli uffici attivati hanno
riportato, ma questo non basta. Occorre una programmazione più radicale e più
rispondente al territorio ed alle singole realtà che in esso vivono. C'è
bisogno che gli operatori vadano nelle zone dove maggiori sono i rischi per i
minori e che impegnino il loro tempo anche solo per compagnia o per giocare con
loro». Della stessa idea è il presidente del Centro sportivo italiano, Mario
Foresta. «Per ottenere risultati concreti - dice - bisogna che le istituzioni e
le organizzazioni operanti nel sociale, si avvicinino ai quartieri maggiormente
a rischio, incontrino la gente e da essi apprendano i problemi e i disagi e
insieme progettino piani per interventi».
A presiedere l'incontro è stato il dirigente del VII settore, Assunta Medolla.
«L'obiettivo di questo incontro è di prendere un primo contatto con tutti gli
operatori che si occupano del sociale e della scuola - spiega - Insieme a loro
dobbiamo costruire una rete sinergica che dovrà attuare l'intero piano
costituito da molti progetti. Ognuna delle strutture che parteciparà alla
realizzazione della rete dovrà occuparsi di un aspetto specifico del piano, ma
soprattutto è importante che vi sia una libera circolazione di idee e di proposte
che l'organicità della rete dovrà coordinare». Diventa, quindi, cruciale per i
progettisti locali focalizzare la loro attenzione sulla strutturazione del
nuovo piano triennale, inteso come uno strumento strategico per governare le
politiche a favore dell'infanzia e dell'adolescenza. In tale logica la legge
285 già dal prossimo anno entrerà a far parte degli ambiti territoriali
regolati dalla legge 328/2000. Sono 51 i distretti comunali esistenti in
Campania e Cava fa parte dell'ambito territoriale S3 insieme ai Comuni della
Costiera Amalfitana con i quali deve concordare gli interventi.
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