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Psicosi: ieri altre trenta persone visitate al Car  

LA PSICOSI: IERI ALTRE TRENTA PERSONE VISITATE AL CARDARELLI
«Lipobay, intervenga il Comune»
Chiesta al sindaco l’istituzione di un numero verde presso l’Asl

La sindrome da Lipobay, il farmaco anticolesterolo che provoca seri danni alla salute, continua a tenere in ansia quei napoletani che l’hanno assunto. Anche ieri una trentina di persone si è presentata al Cardarelli per marcare visita. E della cosa comincia ad occuparsi anche il Consiglio comunale, in particolare Raffaele Carotenuto presidente della commissione Politiche sociali, che ha chiesto l’intervento del sindaco: «Chiedo alla signora Iervolino - ha dichiarato Carotenuto - di esercitare le facoltà previste dalla legge, in qualità di prima autorità sanitaria cittadina, intervenendo presso i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 (divisa in dieci distretti cittadini) affinché venga istituito un numero verde per informazioni qualificate sui rischi di chi ha assunto il Lipobay. Così facendo le istituzioni pubbliche preposte contribuiranno ad alleviare le sofferenze di migliaia di cittadini ignari delle conseguenze biologiche derivanti dalle cure dell’anticolesterolo che tanti guai ha provocato».
Un numero verde per i napoletani, chiede l’esponente di Prc, ma è al Cardarelli dove soprattutto gli anziani si recano per chiedere informazioni e farsi visitare, o più semplicemente farsi rassicurare in merito al loro stato di salute. Anche ieri la processione di una trentina di persone è stata accolta dai medici del nosocomio collinare. Tutte hanno dichiarato di non sentirsi molto bene perché hanno assunto il farmaco killer: «abbiamo dolori articolari e mal di testa», questi i sintomi denunciati. Dopo il controllo per alcuni i medici non hanno trovato niente di preoccupante e il malessere è stato attribuito a qualcosa di momentaneo o agli acciacchi dell’età. Per altri il consiglio di sottoporsi ad accertamenti più accurati: prelievi del sangue e qualche radiografia, un controllo di routine senza generare allarmismi al momento ingiustificati.
La psicosi, perché anche di questo si tratta, il nemico oscuro da combattere e su questo fronte i medici stanno tentando di fare opera di convincimento: «Le crisi di panico - fanno sapere dall’ospedale più grande del Mezzogiorno - sono più pericolose della stessa eventuale malattia. Del resto una volta smesso di assumere il Lipobay cessano anche i problemi». Tant’è la paura di morire per colpa di un farmaco è difficile da vincere e così anche ieri il centralino del Cardarelli era bollente. Molte le telefonate di chi voleva sapere come comportarsi: «Sono due settimane che continuano a telefonarci - spiega il direttore sanitario Giuseppe Matarazzo -. Rispetto a qualche giorno fa, comunque, il flusso delle richieste di aiuto è diminuito. L’importante è che tutti sappiano che una volta cessato il trattamento col farmaco in questione il pericolo diminuisce sensibilmente. Del resto mi preme sottolineare ancora una volta che in generale, in Italia, il farmaco è stato poco somministrato, almeno secondo i miei dati. Attenti a non autosuggestionarsi è il consiglio che mi sento di dare».

 

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