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Disabili, esposto in Procura  
Ariano Irpino

Disabili, esposto in Procura

L’associazione accusa: il Comune ci discrimina

VINCENZO GRASSO
Si acuisce la polemica della sezione del Coordinamento Regionale Handicappati nei confronti del Comune di Ariano Irpino. Pomo della discordia: il mancato superamento delle barriere architettoniche nei nuovi locali di Corso Europa presi in affitto dal Comune per insediarvi alcuni uffici, tra quali proprio quello dei servizi sociali. «Avevamo invitato la civica amministrazionee- sostiene il presidente della sezione locale degli handicappati, Antonio Blasi - ad apportare modifiche nei locali di Corso Europa per consentire alle persone svantaggiate di accedere a questi uffici. Non è stato fatto qausi nulla. Solo una saletta è riservata agli handicappati. Poi basta. Per questo motivo siamo stati costretti a rivolgerci alla Procura della Repubblica di Ariano Irpino, al Comando Vigili del Fuoco di Grottaminarda, al Prefetto di Avellino, al Ministero per la Protezione Civile, al Ministero di Grazia e Giustizia e ovviamente al sindaco, perchè risolva di persona questa delicata questione». Ma di cosa si tratta in particolare? «La risposta ricevuta dalla civica amministrazione - riprende Antonio Blasi - non modifica sostanzialmente i termini della questione; resta il fatto che degli uffici di particolare rilevanza, ovvero uffici pubblici, destinati a soddisfare un'utenza che dovrà necessariamente recarsi lì, sono ubicati in un fabbricato che, per acclarato riconoscimento, non è affatto destinato ad ufficio o a qualsiasi altro fine di natura pubblica; tant'è che non è stato possibile apportare le modifiche sostanziali per renderlo adeguato a tal fine (vedi l'impossibilità di modificare le misure dell'angusto vano ascensore, per adattarlo alla normativa prevista in materia di portatori di handicap). La questione non è soltanto di natuta «civile», quanto anche di natura normativa». Il Coordinamento degli handicappati certo di non chiedere alcunchè che non rientri in quanto qualsiasi cittadino può domandare e al fine di ricevere risposte definitive e precise su una questione di pubblico interesse e con particolari risvolti per i portatori di handicap si vede costretto - è la tesi di Antonio Blasi - a chiedere alle autorità e alle istituzioni preposte sul territorio nazionale a verificare, nei limiti delle proprie competenze, che l'edificio di Corso Europa sia adeguato alle nuove finalità richieste dal trafserimento di uffici pubblici comunali. La verifica si rende necessaria in vista della fruizione dell'edificio da parte dell'utenza. Tra gli utenti ci sono anche le persone svantaggiate. Ci poniamo con preoccupazione il loro problema. Qualcuno deve intervenire. Sul fronte comunale non ci sono risposte ufficiali se non quella del responsabile del procedimento che assicura di aver apportato le modifiche possibili. Tra queste: la creazione di una sala di attesa dove personale del comune è a disposizione degli handicappati, ai quali si risparmia l'accesso ai locali dei piani superiori.

 

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