Parla Angrisani
Dalla parte dei paesi poveri come vuole il Papa.
Contro gli incidenti e le polemiche anti "G8"
"Noi siamo con il Papa e Ciampi". Così il presidente Luigi Celestre Angrisani ha espresso l’opinione di tutta la San Pantaleone sul prossimo G8 di Genova, dove dal 20 al 22 luglio i capi di governo delle otto maggiori potenze mondiali s'incontreranno per l’ennesima volta per discutere dei destini dell'economia mondiale.
E mentre i grandi otto si riuniranno, dal 19 al 22 scenderà in piazza un movimento complesso e variegato che si oppone alla globalizzazione. Purtroppo, una cattiva informazione tende a far risaltare quella parte dei manifestanti che più fa rumore, etichettata come "l'ala dura e violenta".
Ma la San Pantaleone intende cercare di non deviare dal problema fondamentale che anima i cuori di ogni uomo della terra. Con la globalizzazione, fatto ormai inarrestabile, il rischio è quello di soffocare i paesi poveri. Ecco perché bisogna immediatamente azzerare il loro debito estero. Gli incidenti non servono a nulla. Facciamo una pressione continua sui nostri rappresentanti politici affinché si adoperino fattivamente per questa cancellazione. "L’Italia -ricorda Celestre Angrisani-, per la sua storia millenaria ha il dovere più degli altri di battersi affinché il debito estero dei paesi poveri venga eliminato. Ricordiamo pure è che a anni che esiste un movimento in tal senso che nel nostro Paese opera da anni e che ebbe in Craxi, capo del governo, uno dei massimi assertori". Se vuoi solidarizzare con questa causa invia un’e-mail a www.disabile.org e noi provvederemo a spedirla alla presidenza della Repubblica. Il presidente Ciampi, infatti, è uno dei più autorevoli rappresentanti dell’esigenza della cancellazione del debito estero dei paesi poveri. |