Troppi gli stabilimenti balneari non in regola.
Sono ancora tante le strutture turistiche della provincia di Salerno che non possono ospitare i disabili. Eppure è da anni molte associazioni fanno pressioni affinché soprattutto gli stabilimenti balneari si mettano in regola. A denunciare una situazione di profonda arretratezza è Annarosa Plantamura, segretaria della sezione Unitalsi di Nocera Inferiore. "Anche se negli ultimi anni le cose sono andate migliorando, sono ancora mosche bianche i lidi costruiti a regola d’arte per ospitare i portatori di handicap. Si comincia dai parcheggi. Laddove esistono, sono insufficienti (quasi sempre uno solo), lontano dall’ingresso e non tengono in nessun conto delle necessità dei disabili. Un portatore di handicap si trova solitamente stretto fra due auto e non può scendere da solo dalla sua automobile". Plantamura fa un altro esempio: "A Maiori i parcheggi sono lontani e quasi sempre occupati da chi non ne ha diritto".
Molti gli stabilimenti che presentano barriere architettoniche e senza i prescritti scivoli per raggiungere la battigia. "Si arriva anche all’assurdo –afferma la segretaria dell’Unitalsi- che c’è chi lo scivolo ce l’ha, però, l’accesso e i locali e l’interno dello stabilimento sono ostacolati da uno o più scalini. Senza contare poi che gli scivoli di solito non arrivano al bagnasciuga, ma si fermano, non si sa per quale motivo, prima. E poi non ci sono docce o bagni a norma".
Anche in provincia di Salerno, però, c’è chi si mette in regola, come il lido ***** di Pontecagnano o il Villaggio "Cerullo" di Paestum. Quest’ultimo ha anche un programma di animazione integrato a cura dell’Associazione "Andromeda" di Salerno (per contatti rivolgersi al dottor Francesco De Napoli telefono 3477721214). |