Pronti a mappare il territorio a caccia di ogni barriera architettonica. Questo l'impegno preso dalla San Pantaleone nell'ambito dell'incontro di lunedì scorso alla Provincia di Salerno. Alla riunione, fortemente voluta dall'assessore provinciale ai trasporti Giampaolo Lambiase, hanno partecipato i rappresentanti del Cstp, della Sita delle Ferrovie dello Stato settore infrastrutture e quello dei treni, esponenti dell'amministrazione regionale e soprattutto il mondo dell'associazionismo a tutela dei disabili. Hanno partecipato anche i centri di riabilitazione rappresentati per la Asl Salerno 1 dal dottor Gerardo Pagano vicepresidente nazionale del Foai, che ha relazionato sulle barriere architettoniche nelle stazioni Fs di Nocera Inferiore e Cava de' Tirreni.

La San Pantaleone, in collaborazione con la Asl Salerno 1 provvederà a compilare delle schede di rilevazione su ogni singola barriera architettonica, da Nocera Inferiore a Scafati, dove la situazione è a dir poco drammatica.

Durante la riunione di lunedì scorso si è appreso che saranno 18 i treni idonei per i disabili che fermeranno a Salerno, Battipaglia e Eboli. Per le altre stazioni l'abilitazione alla salita e alla discesa dei disabili sarà difficile, come affermano le Fs, visto che è in atto una riduzione del personale e quindi è difficile prevedere servizi per i disabili in stazioni senza ferrovieri.

Durante la riunione è stata anche sottolineata l'assenza di pullman adeguati al trasporto dei disabili. La Sita si è difesa con l'assenza di marciapiedi idonei ai bus con pedana per portatori di handicap, il Cstp con il mancato finanziamento dell'acquisto di pulmini per persone con difficoltà motorie. Ma come ha fatto giustamente notare un disabile presente, i pulmini dei centri di riabilitazione, normalmente espletano il loro servizio con o senza marciapiedi idonei e che l'acquisto di questi bus doveva essere previsto da vent'anni.

All'assessore Lambiase, quindi, spetta un gran lavoro per poter mettere assieme e far collaborare vari enti pubblici e privati, cercandosi di districarsi tra mille problemi e competenze.