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Il fisco e la giustizia sociale  
Luigi Celestre Angrisani favorevole alle agevolazioni

Il fisco come elemento di giustizia sociale e strumento di promozione della società. Questo l'intento alla base delle innovazioni fiscali, previste dalla finanziaria per l'anno 2001. Molti, infatti, i provvedimenti a favore delle fasce deboli, da ricordarsi anche al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi. Ora, qui di seguito, cercheremo di elencare alcune di queste agevolazioni.

Per i disabili, in caso di successione o donazione, l'imposta si applica solo sulla parte del valore della quota o del legato che supera il miliardo di lire.

Per quanto riguarda le detrazioni ai fini dell'Irpef del 36% per le spese di recupero del patrimonio edilizio è stata ampliata la tipologia di quelle che danno diritto alla detrazione, inserendo quelle per gli ascensori e montacarichi, o per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano adatti a favorire la mobilità interna ed esterna alle persone portatrici di handicap gravi.

Anche per il 2001, è prevista l'aliquota Iva del 10% per le prestazioni di assistenza domiciliare rese a persone svantaggiate o da organismi non aventi finalità di assistenza sociale.

Aliquota al 4%, invece, per la cessione di prodotti editoriali per non vedenti realizzati in scrittura braille e quelli realizzati su supporti audio magnetici per non vedenti ed ipovedenti anche se non acquistati direttamente dai disabili, purché siano destinati ad essere da loro utilizzati. L'aliquota al 4% si estende anche alle prestazioni di montaggio e duplicazione degli stessi anche se realizzati in scrittura braille e su supporti audio-magnetici per non vedenti e ipovedenti.

Detrazione del 19%, già con la prossima dichiarazione de redditi, anche per le spese sanitarie resa da personale paramedico in possesso di qualifica professionale specialistica. Questa detrazione (senza limiti) spetta a chiunque necessiti di assistenza specifica. Tra quello che è inquadrabile in questa voce rientrano i compensi per gli infermieri professionali, per il personale autorizzato a effettuare prestazioni sanitarie specialistiche (prelievi per analisi, applicazioni con apparecchiature elettromedicali, esercizio di attività riabilitativa). Per il calcolo della franchigia di 250mila lire, queste spese vanno aggiunte alle ordinarie spese mediche.

Il contribuente che sostiene spese sanitarie per patologie esenti per conto del coniuge, dei figli e degli altri familiari non a carico, può usufruire della detrazione del 19% (per un importo massimo di 12milioni sulla parte che non trova capienza nell'imposta dovuta dal familiare malato.

I contribuenti che possono avere diritto alle detrazioni precedentemente illustrate, se hanno un'imposta Irpef inferiore alla detrazione spettante, possono recuperare le spese sanitari negli anni successivi. Spazio anche per gli animali, che spesso fanno tanto compagnia ai disabili e agli anziani. Si avrà diritto alla detrazione del 19% fino a un importo massimo di 750mila lire.

Il presidente della San Pantaleone, Luigi Celestre Angrisani, si è detto soddisfatto di quanto il governo Amato ha inteso riservare per gli sgravi ai disabili e per le spese sanitarie, ricorda però che è possibile fare qualcosa di più soprattutto per quelle spese che migliorano la qualità della vita. Celestre Angrisani ha ricordato, ancora, che la San Pantaleone manterrà vivo l'interesse per tutto il rapporto tra fisco e fasce deboli, tanto da dedicare un apposito spazio sul suo nuovo sito.

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