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"Quei monumenti vietati"  
Porte aperte non per tutti, Celestre Angrisani all'attacco.

Monumenti porte aperte anche ai disabili? Non tutti purtroppo. Ancora una volta i volontari dell'Archeoclub Nuceria Alfaterna si daranno un gran da fare oggi e domani per mostrare ai visitatori 2500 anni di storia ininterrotta dell'Agro nocerino. La stratificazione lineare in senso orizzontale e le bellezze archeologiche, monumentali e artistiche della zona saranno illustrate da numerose guide. Su ogni monumento ci saranno opuscoli in più lingue e accompagnatori. Tanti, tantissimi i visitatori, più di settemila se ne prevedono, ma tutto sarà quasi esclusivamente riservato ai "normodotati". E per i portatori di handicap? Niente da fare. Al museo dell'Agro nocerino e alla pinacoteca nel convento di Sant'Antonio a Nocera Inferiore, decine di gradini e scale strette impediscono l'accesso ai disabili. Al battistero di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore, "fresco" di un restauro, terminato dopo 150 anni, chi è in carrozzina sarà impossibilitato a vedere uno dei monumenti più importanti del Mezzogiorno. Per quest'ultimo sembra che sia allo studio un progetto per consentire l'accesso proprio a tutti, mentre per il museo, si attende il trasferimento in una struttura attigua, da poco acquistata dalla Provincia mercé l'interessamento di padre Guglielmo Salierno dei frati minori conventuali. Interdetta, ma qui è difficile fare qualcosa, la visita a chi è in carrozzina al mulino ad acqua di Sarno, uno dei pochi superstiti nella città delle filande, dove, però anche i portatori di handicap potranno vedere il Palazzo Napoli. A Scafati, l'unico posto dove l'accesso può essere garantito a tutti. La villa comunale, il solo sito scafatese prescelto dall'Archeoclub, è visitabile senza particolari problemi, anche per mostrare alcune storture del recente restauro. Al teatro ellenistico-romano di Pareti di Nocera Superiore, i disabili potranno accedere, anche se con qualche difficoltà, per ammirare uno delle strutture destinate agli spettacoli più grandi della Campania. Qualche difficoltà anche per l'accesso al monastero di Sant'Anna di Nocera Inferiore, soprattutto per la parte che conserva i preziosissimi affreschi trecenteschi. Con un atletico accompagnatore, dotato di buoni muscoli, si potrà ammirare il castello del Parco a Nocera Inferiore. "E' necessario che anche i monumenti siano accessibili ai portatori di handicap se vogliamo essere un paese civile -afferma il presidente della San Pantaleone Luigi Celestre Angrisani. Non è tollerabile che iniziative encomiabili e di successo come quelle dell'Archeoclub siano solo ad appannaggio dei più fortunati. Le amministrazioni pubbliche devono impegnarsi affinché le barriere architettoniche anche nei monumenti siano eliminate. Lo si può fare. Nel pieno rispetto dei siti. Pensiamo a Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore, dove si è concluso un restauro da poco. Quanto sarebbe costato prevedere uno scivolo per i disabili? Poco, ma più che di soldi, spesso, è questione di sensibilità". L'amaro sfogo di Celestre Angrisani viene dalla considerazione che gran parte del passato, della cultura, delle radici di questa terra sono inaccessibili ai portatori di handicap: "E' come se cancellassimo una parte della memoria in chi è disabile" ha ricordato il presidente della San Pantaleone.

19/05/2001
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