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Disavventura di un disabile  
Polemiche ad Eboli, l'Intervento dell'Asl Salerno2

“Non è più tempo per avere certi comportamenti”. E’ molto determinata la dottoressa Doria, responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico dell’area ebolitana della Asl Salerno 2. La San Pantaleone la aveva interpellata in seguito alla scandalosa disavventura capitata ad un disabile 50enne di Eboli. Silvio, questo il suo nome, era stato costretto ad un’umiliazione terribile. Per una visita medica, il disabile si era rivolto all’edificio della Asl ubicato in via Paterno. Giunto alle porte della struttura non è riuscito ad arrivare al piano rialzato dove il medico doveva visitarlo. L’edificio è pieno di barriere architettoniche che impedivano la salita del 50enne portatore di handicap. L’utente era accompagnato da un volontario dell’associazione “Anche noi”. Purtroppo, non si sa in base a quale logica, lo studio di questo medico, dove si svolgevano visite fisiatriche anche per l’aggravamento dell’invalidità, è ubicato in una struttura non accessibile ai disabili, primi fruitori di questo servizio. Eppure, Prima la Saub, poi l’Usl e oggi l’Asl paga il fitto, per quella che è una struttura non a misura di utente o di tutti gli utenti. Ma all’assurdità dei burocrati si è aggiunto il comportamento inqualificabile del dottor Vozzi, che doveva visitare il disabile, che agli accompagnatori di Silvio ha detto di non essere disposto a visitarlo per strada (cosa semmai comprensibile) e che dovevano portarlo su a spalla. Un episodio scioccante che ha avuto anche eco sulla stampa. La San Pantaleone ha contattato la responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico. La dottoressa Doria oltre che a stigmatizzare il provvedimento del medico ha comunicato che le visite da quella struttura entro una settimana saranno spostate in un’altra idonea ad essere fruita dai portatori di handicap. Una soluzione tampone, in vista del trasferimento prossimo in un nuovo edificio in zona 167 sempre a Eboli. Doria ha anche assicurato che il caso è stato portato all’attenzione del direttore sanitario del distretto che provvederà senz’altro a convocare il dottor Vozzi. Per fortuna, anche nelle strutture pubbliche ci sono funzionari sensibili e capaci, che prontamente intervengono per risolvere i problemi e per dare voce alle lamentele dell’utenza. Esempi purtroppo rari, ecco perché la San Pantaleone plaude alla tempestività e la professionalità dell’azione della dottoressa Doria, ma stigmatizza nel contempo tutti i vertici sanitari che hanno preso in fitto per più di venti anni una struttura out per i disabili.

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